Con pubblicazione del 18 gennaio 2022, per il passato novembre 2021 l’Istat ha stimato una crescita per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le esportazioni (+2,7%) che per le importazioni (+1,7%).

Su base annua, la crescita dell’export torna ad accelerare (+16,8%, da +7,4% di ottobre) e interessa tutti i settori a eccezione di autoveicoli e prodotti dell’elettronica” osserva l’Istat. Più sostenuta è la crescita verso l’area Ue (+19,9%) rispetto ai mercati extra Ue (+13,4%).

La forte crescita tendenziale dell’import è diffusa a tutti i settori, a esclusione degli autoveicoli, e a tutti i principali paesi partner, eccetto il Regno Unito.

Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: prodotti petroliferi raffinati (+197,9%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+19,8%), sostanze e prodotti chimici (+24,1%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+15,8%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+6,9%) e articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+26,5%). Diminuiscono le vendite di autoveicoli (-13,4%) e, in misura lieve, di computer, apparecchi elettronici e ottici (-0,1%) .

L’import registra un incremento tendenziale più marcato (+27,9%), che coinvolge sia l’area Ue (+21,6%) sia, in misura molto più ampia, l’area extra Ue (+37,8%).

I prezzi all’importazione crescono dello 0,9% su base mensile e del 15,9% su base annua. Lo afferma l’Istat: “i prezzi all’import continuano ad aumentare su base mensile e ad accelerare su base annua (+15,9% da +15,3 di ottobre) spinti principalmente dai rialzi dei prezzi di beni intermedi e beni di consumo non durevoli”.

La stima del saldo commerciale a novembre 2021 è pari a +4.163 milioni di euro (era +6.864 a novembre 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è  +8.156 milioni (era +8.497 a novembre dello scorso anno).