‘Autorità del Canale di Panama ha recentemente emesso una dichiarazione relativa alle restrizioni sul traffico marittimo nella rinomata via d’acqua centroamericana, in vista della fine della stagione secca nella regione. Queste restrizioni sono state introdotte a causa della limitata quantità d’acqua disponibile nel canale e nei bacini idrici circostanti, un fenomeno alimentato dal basso livello di precipitazioni piovose.
Nel corso del 2023, il canale ha affrontato una sfida senza precedenti, con la mancanza di piogge che ha reso necessario ridurre drasticamente il numero di transiti delle navi. Se nel passato si registravano in media 36 transiti al mese, con il 2022 che ne aveva visti 39, il 2023 ha segnato un crollo significativo, con soli 28 transiti al giorno registrati nel mese di dicembre.
Tuttavia, grazie alle recenti piogge e alle misure adottate per conservare l’acqua, la situazione sta gradualmente migliorando. A marzo del 2024, l’Autorità ha annunciato l’introduzione di quote aggiuntive di transiti, portando il numero giornaliero a 27 navi.
Nonostante ciò, l’Authority ha sottolineato che non esiste attualmente una congestione significativa di navi in attesa di transitare nel canale, come si potrebbe temere. Il numero di navi in attesa si attesta a circa 50 unità, in linea con le attuali condizioni e le risorse disponibili per i transiti giornalieri. Inoltre, la maggior parte delle navi in attesa ha già effettuato la prenotazione per il transito e solitamente arrivano prima della data assegnata per attraversare il canale, per consentire il necessario rifornimento prima dell’inizio del viaggio.
Un altro dato positivo è il tempo medio di attesa, che è sceso a meno di 2,5 giorni per le navi che arrivano senza prenotazione, un miglioramento significativo rispetto agli anni precedenti.
Guardando avanti, le previsioni indicano l’inizio della stagione delle piogge entro la fine del mese in corso, con un progredire costante nei mesi successivi. Ciò dovrebbe permettere un graduale allentamento delle restrizioni ai transiti, portando infine a una completa normalizzazione entro il 2025, con il ritorno ai 36 transiti giornalieri.