Le principali associazioni rappresentanti caricatori, spedizionieri e operatori marittimi hanno lanciato un appello urgente alle aziende coinvolte nelle spedizioni di merci verso o attraverso l’Unione Europea, la Norvegia, la Svizzera e l’Irlanda del Nord. Queste aziende devono prepararsi all’implementazione della terza fase dell’Import Control System 2 (ICS2), un sistema di controllo delle merci importate che mira a ridurre i rischi per la sicurezza.

A partire dal 3 giugno, la terza fase del ICS2 richiederà ai vettori marittimi di presentare la Dichiarazione Sommaria di Entrata (ENtry Summary declaration) contenente i dati di sicurezza delle merci prima del loro arrivo. Nel 2025, questo sistema sarà ulteriormente esteso per includere le importazioni via strada e ferrovia, coinvolgendo tutti gli operatori del settore.

L’importanza dei nuovi controlli e il loro impatto sulla circolazione delle merci sono stati sottolineati dalle seguenti associazioni:

  • World Shipping Council (WSC)
  • FIATA International Federation of Freight Forwarders
  • Global Shippers Forum (GSF)
  • European Community Association of Ship Brokers and Agents (ECASBA)
  • European Community Shipowners’ Associations (ECSA)
  • CLECAT (European Association for Forwarding, Transport, Logistics and Customs Services)
  • European Shippers Council (ESC)
  • International Road Transport Union (IRU)

Queste organizzazioni hanno evidenziato la necessità di una consapevolezza diffusa riguardo ai nuovi requisiti e l’importanza di comprendere come l’ICS2 influenzerà i vari attori della catena di fornitura. Le associazioni hanno avvertito che il mancato rispetto dei requisiti del ICS2 potrà causare ritardi, interruzioni delle esportazioni verso l’UE e sanzioni per gli operatori non conformi.

In preparazione all’entrata in vigore della terza fase, le associazioni esortano tutte le aziende a verificare e aggiornare i propri processi logistici e di conformità, per evitare interruzioni significative nelle loro operazioni commerciali. La cooperazione e l’adeguamento tempestivo ai nuovi requisiti sono essenziali per mantenere fluida la circolazione delle merci nel territorio doganale europeo.