Ieri, 24 dicembre, è stato raggiunto l’accordo sulla Brexit, che definisce le future relazioni commerciali ed i rapporti di sicurezza del Regno Unito con l’Unione Europea.
Il prossimo 31 dicembre, il Regno Unito uscirà dal mercato unico e dall’Unione doganale dell’UE e, grazie a quest’accordo, entreranno in vigore nuove disposizioni che consentiranno il commercio delle merci senza l’applicazione di dazi ed il mantenimento di una cooperazione giudiziaria e di polizia tra UK e UE.
Altro punto al centro delle trattative, quello della pesca: l’Europa rinuncia al 25% della quota di pesce catturato nelle acque del Regno Unito, molto meno dell’80% inizialmente richiesto dalla Gran Bretagna. Il sistema sarà in vigore per 5 anni e mezzo, dopodiché le quote saranno riesaminate.
Per quanto riguarda l’Università, il Regno Unito non farà più parte del programma Erasmus per cui non solo gli studenti britannici non potranno accedervi, ma dal 2021 anche i loro colleghi europei dovranno richiedere il visto per studiare e pagare la retta universitaria come gli studenti non britannici.
L’accordo commerciale, un documento di oltre 2.000 pagine, ha una portata senza precedenti e contiene disposizioni su argomenti che vanno dalla cooperazione nucleare civile e interconnessioni energetiche alla pesca e all’aviazione.
Gli Inglesi tendono ad evidenziare gli aspetti per loro positivi ed un portavoce di Boris Johnson ha detto: “L’accordo è concluso. Tutto ciò che è stato promesso ai cittadini britannici durante il referendum del 2016 e nelle elezioni politiche dello scorso anno è garantito da questo accordo.”.
Più moderato il commento della Von der Lyen che ha affermato “Alla fine di una trattativa di successo normalmente provo gioia. Ma oggi provo solo una tranquilla soddisfazione e, francamente, sollievo.”
Il 30 dicembre il parlamento inglese si riunirà per votare l’accordo mentre l’Eurocamera che ancora non ha ufficializzato la data.