F edespedi, associazione delle imprese di spedizioni internazionali in Italia è convinta che l’aumento esponenziale delle attività di controllo sulla merce in arrivo rischi di paralizzare gli scali italiani su porti e aeroporti, che nell’ultimo anno hanno affrontato situazioni di forte difficoltà: il nuovo scenario causato dal Covid, il calo dei traffici, il rischio di congestione come conseguenza del blocco del Canale di Suez. Fedespedi, insieme a Confetra, chiede di confermare le disposizioni del DM n.100/2011. L’appello del vicepresidente, Domenico de Crescenzo, al ministro Giovannini, come si evince dall’intervista rilasciata al Corriere Marittimo, è chiaro: “Chiediamo al Ministero dello Sviluppo Economico di prorogare il termine del 30 aprile e far slittare al 31 dicembre 2021 l’entrata in vigore delle nuove regole sulla sorveglianza radiometrica delle merci in ingresso nel Paese […] per dare il tempo agli uffici competenti – oltre al Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero degli Affari Esteri, dell’Ambiente, del Lavoro, della Salute, sentiti l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare – di fissare, prima della prossima scadenza a fine anno, le nuove regole e un nuovo elenco dei prodotti che dovranno essere sottoposti ai controlli radiometrici in sede di sdoganamento, in continuità con quanto previsto dalle norme vigenti, che dimostrano di essere già ampiamente efficaci nel garantire la sicurezza delle merci rispetto a eventuali rischi di radioattività”. Anche Marcello Minenna, Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e in dialogo con il mondo della logistica, condivide la preoccupazione riguardo il possibile rallentamento del sistema logistico nazionale.