L’‘Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha comunicato che, a partire dal 18 luglio 2023, le misure automatizzate di controllo sanitario sulle importazioni di mangimi e alimenti di origine non animale (PNAO) e di prodotti destinati a venire in contatto con gli alimenti (MOCA) subiranno un graduale cambiamento, in ottemperanza al Decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 241, in accordo con quanto previsto dal Regolamento (UE) 2017/625.
Questo cambiamento è stato necessario poiché le competenze relative ai controlli all’importazione di tali prodotti sono state trasferite ai Posti di Controllo Frontalieri (PCF), precedentemente noti come Posti d’Ispezione Frontalieri (PIF), eliminando di conseguenza le responsabilità degli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera (USMAF).
In passato, i Documenti Sanitari Comuni di Entrata (DSCE-D) erano emessi dagli USMAF tramite il sistema informativo della Commissione Europea TRACES-NT; ora, saranno rilasciati dal PCF del Ministero della Salute. Resta ferma la responsabilità degli USMAF per i controlli rimanenti.
Conformemente alle disposizioni del Ministero della Salute, i controlli sanitari non saranno più effettuati per le merci provenienti dai seguenti Paesi: AD, FO, IS, LI, NO e SM.
Per registrare correttamente la dichiarazione doganale di importazione, l’operatore deve indicare, sotto la propria responsabilità, uno dei certificati elencati nella tabella presente sul sito dell’ADM. In caso di mancata dichiarazione del certificato, la dichiarazione doganale sarà rifiutata.