Il Centro Studi Fedespedi ha realizzato un’approfondita analisi sulle performance economico-finanziarie dei principali terminal container italiani, esaminando 19 società che rappresentano l’88% del traffico container nazionale, pari a 11,3 milioni di TEU. Lo studio, basato su bilanci aziendali, dati infrastrutturali e informazioni pubbliche, offre un quadro dettagliato delle dinamiche operative ed economiche di un settore centrale per la logistica italiana.

Traffico in calo e variazioni tra i terminal

Nel 2023, il traffico container nazionale ha subito una contrazione del 2,4%, influenzando le performance dei terminal. Complessivamente, le 19 società hanno movimentato 9,8 milioni di TEU, in calo del 2,8% rispetto al 2022. Tuttavia, le performance sono risultate eterogenee: terminal come Vado Gateway (+40,3%) e Venezia Container Terminal (+10,6%) hanno registrato incrementi significativi, mentre altre strutture, come Bettolo a Genova (-30,5%) e il Terminal Intermodale di Venezia (-32,7%), hanno subito cali importanti.

Efficienza e utilizzo delle risorse

Gli indicatori di efficienza analizzati includono i TEU movimentati per metro lineare di banchina, per gru e per dipendente. Il Medcenter di Gioia Tauro si distingue per l’elevata efficienza, con 131.438 TEU per gru, mentre il Terminal Flavio Gioia di Napoli registra la maggiore densità di movimentazione per piazzale (34.848 TEU per ettaro). Le differenze tra i terminal sono attribuibili anche alle politiche di gestione del personale, con alcune società che fanno maggiore ricorso a personale esterno.

Bilanci e redditività in contrazione

Dal punto di vista finanziario, il 2023 è stato un anno complesso: il fatturato complessivo dei terminal è sceso del 5,1%, da 1.034 milioni di euro nel 2022 a 981,2 milioni. Gli utili netti hanno subito un calo drastico (-38,8%), attestandosi a 78 milioni di euro. Ogni dipendente ha generato in media un fatturato di circa 207mila euro, a fronte di un costo del lavoro pro-capite di 62mila euro.

Gli indici economico-finanziari principali, come ROI, ROS e ROE, mostrano segnali di difficoltà, con una generale riduzione della capacità di generare redditività. Inoltre, l’analisi del quoziente di indebitamento (leverage) evidenzia una forte dipendenza da capitali di terzi in molte società, una situazione che potrebbe richiedere attenzione per mantenere la stabilità a lungo termine.

Prospettive e sfide

Lo studio sottolinea come la riduzione complessiva del traffico container e l’aumento della pressione competitiva stiano condizionando il settore, rendendo cruciale una maggiore attenzione alla sostenibilità economica e operativa. Allo stesso tempo, l’eterogeneità delle performance dei terminal suggerisce opportunità di miglioramento attraverso investimenti mirati in infrastrutture, tecnologie e ottimizzazione della gestione.